Lesione muscolare: non sottovalutatela.

La lesione muscolare è quell’incidente nel quale a un muscolo viene chiesto di fare più di quello che può sopportare. Accade più frequentemente quando:

  • il muscolo non è allenato
  • il muscolo è stanco (ad esempio a fine gara)
  • la persona è sovrappeso o ha una dieta scorretta
  • ci si allena scorrettamente

Presentazione

La lesione muscolare solitamente si percepisce come una fitta o una coltellata nel ventre muscolare colpito. Solitamente l’evento è caratterizzato da uno sforzo violento (veloce e forte). A seconda dell’entità del trauma l’immediato post trauma può essere diverso.

In caso di piccola lesione (distrazione o lesione di I grado) si ritorna immediatamente a usare il muscolo. Per elicitare dolore si dovrà di nuovo compiere un movimento ampio o veloce.

In caso di lesione media (stiramento o lesione di II grado) il muscolo farà male quando sollecitato, anche lentamente o con poco carico

In caso di grossa lesione (strappo o lesione di III grado) il dolore è presente anche a riposo e spesso, se alle gambe, è impossibile deambulare. E’ molto probabile che entro le 24 ore compaia un vistoso ematoma.

Trattamento immediato

A differenza di altri traumi è bene interrompere l’attività (anche in caso di piccola lesione) immediatamente, fasciare la parte se possibile e tenerla a riposo (se possibile compatibilmente con le attività della vita quotidiana) per 48/72 ore. In questa fase un clinico può valutare se il danno è di tipo muscolare o coinvolge anche altre strutture (articolazione, legamenti ecc…). Il ghiaccio si può usare ma fate sempre attenzione a usare una borsa o a un panno spesso per non raffreddare troppo la parte (il corpo reagirebbe aumentando la temperatura localmente ottenendo quindi un effetto opposto).

Le prime due(tre) settimane

Dopo aver visto uno specialista e aver confermato la lesione abbiamo la prima fase di recupero caratterizzata dalle cellule fibrose, i fibroblasti: Queste cellule si organizzano lentamente a “riempire” il buco lasciato dalle cellule lesionate dal trauma. Siamo dopo le 72 ore dal trauma. E’ una fase dove è importante muovere il muscolo (progressivamente, entro un range di sicurezza) in modo che le cellule si dispongano correttamente. L’affiancamento da parte del fisioterapista per eseguire una corretta terapia del movimento è fortemente consigliato (soprattutto nelle lesioni di II e III grado). In caso siano presenti eccessi di cicatrice e contratture circostanti è possibile integrare la parte attiva con della terapia manu-fasciale.

Le ultime due(tre) settimane

La seconda parte è caratterizzata dal rimodellamento delle cellule fibrose. In questa fase le cellule fibrose sono sostituite (non completamente) dalle cellule muscolari che ridanno (in parte) la forma e la consistenza orginaria al muscolo. In questa fase la terapia del movimento diventa più intensa, coinvolgendo sempre più attivamente il muscolo colpito, con esercizi di forza ed esercizi di coordinazione ed equilibrio. Se necessario si completa con un’aggressiva terapia manu-fasciale, ove tessuti duri non hanno permesso un completo recupero del movimento.

Tecar terapia

La Tecar terapia si può associare a partire da circa una settimana dal trauma, per stimolare le cellule fibrotiche prima e muscolari poi aumentandone il metabolismo e accelerando i tempi di recupero.

In sintesi

La lesione muscolare è un evento traumatico distorsivo che coinvolge un muscolo al quale viene richiesto più di quanto possa fare. E’ un infortunio che può avere anche piccolo impatto ma può facilmente ripresentarsi. Fondamentale è l’inquadramento clinico e l’affiancamento nel recupero di un fisioterapista esperto.

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