Strappo Muscolare

Strappo muscolare: un infortunio che rientra tra quelli gravi da gestire con urgenza, oppure gestibile con qualche piccola accortezza?

Che cos’è?

Lo strappo muscolare è la peggiore delle lesioni muscolari. E’ una netta interruzione delle fibre muscolari di un muscolo. Un’eccessiva richiesta di forza in un muscolo allungato è la causa principale di questo infortunio. Purtroppo spesso le lesioni muscolari sono gestite e diagnosticate sul campo, senza un’adeguata preparazione. L‘unica possibilità che avete di recuperare presto da questo infortunio è che ve lo abbia diagnosticato un amico, e in realtà avete solo una contrattura o un piccolo stiramento. A seconda dell’entità del danno è possibile che dobbiate recarvi di corsa al pronto soccorso ed eventualmente subire un intervento chirurgico per riattaccare le fibre danneggiate.

Quando accade?

Lo strappo muscolare è solitamente appannaggio di sport a forte impatto. Difficilmente le forze in gioco in sport come il golf o il nuoto portano a infortuni di questa gravità. Il più delle volte è una brutta caduta a causare la grande forza di distrazione necessaria a separare quel grande numero di fibre muscolari. Inoltre il muscolo solitamente se è degenerato ce ne accorgiamo e prima di andare incontro a una evidente rottura saremo già in cura da uno specialista. Discorso invece diverso per quanto riguarda i distacchi tendinei. Il tendine a volte degenera silenziosamente e basta anche un piccolo sforzo per romperlo.

Cosa fare immediatamente

Se sentite un forte dolore a un muscolo durante uno sforzo, potreste aver subito uno strappo muscolare. Se il dolore non passa e diventa sempre più forte le probabilità aumentano. In questo caso interrompete immediatamente l’attività che state svolgendo, se potete bendate la parte e recatevi in pronto soccorso. Se il dolore non è presente a riposo la lesione potrebbe essere poco estesa, potrebbe quindi essere solamente uno stiramento.

Pronto soccorso

Le procedure possono variare a seconda di dove vi recate/siete portati. Se non siete caduti o avete fatto un incidente non dovrebbero sottoporvi a radiografie. L’esame d’elezione per controllare lo stato del muscolo in prima battuta è l’ecografia. Una diagnosi verrà effettuata dal medico ortopedico il quale valuterà se potete tornare a casa con qualche consiglio e un bendaggio oppure restare per ulteriori accertamenti. In alcuni rari casi è possibile che siate messi sotto la lente della risonanza magnetica per approfondire meglio il quadro della lesione.

Quali rimedi nei primi giorni

Le prime 72 ore

Nel qual caso siate “fortunati” e non dobbiate incorrere in un intervento chirurgico i primi 72 giorni sono di assoluto riposo. Attenzione però, è la parte che deve stare a riposo, se non avete febbre cercate comunque di restare attivi. Se l’emorraggia è stata importante potreste andare incontro a un trattamento farmacologico. La parte potrebbe essere bendata (se lo permette). Il freddo sulla zona può alleviare il dolore anche se sconsiglio l’applicazione diretta di ghiaccio, meglio una pezzuola bagnata o una borsa apposita.

Dal 4 al 14° giorno

E questa una fase molto delicata dove bisogna passare dal riposo della parte a una sua progressiva mobilizzazione. Dovreste quindi muovere la parte, se possibile senza dolore in un piccolo range di movimento. Si può quindi cominciare la fisioterapia. L’assistenza del fisioterapista vi aiuterà a non sbagliare nell’intensità del movimento. Mano mano che passano i giorni si potranno inserire trattamenti manuali della lesione e TECAR terapia. Già dopo qualche giorno se il lavoro lo permette è possibile ritornare a una vita normale.

 

Strappo muscolare: quali tempi di recupero

Dal 15° giorno al recupero completo

Ecco che l’intervento fisioterapico intensifica le sue tecniche e guida la cicatrice nella sua formazione. Le fibre che sostituiranno quelle rotte nel trauma saranno di un altro tipo, fibroso, e a maggior ragione dovranno disporsi nel modo migliore. Ogni giorno quindi gli esercizi aumenteranno di ampiezza e forza, riadattando il muscolo al suo vecchio compito. Diventa questo il periodo dove insieme al paziente si comincia a definire una possibile data di rientro all’attività sportiva. Prima si possono fare stime, ma sono solo speculazioni, in ogni caso mai prima dei 28 giorni.

Quante sedute? Quale frequenza?

A partire dal 4° giorno è consigliabile iniziare con la fisioterapia. L’ideale sarebbe iniziare con pochi minuti al giorno, se siete bravi e volete gestirvi da soli il fisioterapista vi controllerà due volte a settimana modulando gli esercizi sulla base del vostro recupero. Dopo la prima settimana si può alternare la TECAR terapia alla fisioterapia o, se possibile, farle entrambe nella stessa seduta, unendo l’effetto biostimolante della TECAR a quello meccanico e neuromotorio della fisioterapia.

Ma io vorrei tornare subito in campo….

Un capitolo a parte va dedicato a quelli che hanno fretta. La lesione muscolare, in particolare lo strappo, non concede eccezioni. Un ritorno precoce all’attività sportiva potrebbe portare a una rottura della cicatrice che si è formata o peggio a un’ulteriore rottura delle fibre muscolari. Una recidiva può anche essere parziale ma va comunque evitata, più si mettono pezze più il muscolo sarà debole e pronto a infortunarsi di nuovo. Solo una valutazione accurata manuale e attiva può darvi il via libera a una ripresa senza rischi dell’attività sportiva, non accontentatevi della ecografia.

Aspetto le vostre domande qui sotto nei commenti, vi prego di segnalarmi incorrettezze o refusi!

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