Contrattura muscolare: quell’indurimento del muscolo tanto fastidioso che a volte ci fa preoccupare, ne parliamo oggi.

Contrattura muscolare: che cos’è?

La contrattura muscolare è una leggera variazione della contrazione, una è “cattiva”, l’altra è buona. La differenza fondamentale sta nel fatto che:

  • la prima è involontaria e ha un ruolo di protezione
  • la seconda è volontaria e ha un ruolo di azione o postura

La contrattura muscolare quindi è una contrazione involontaria di alcune fibre del muscolo: più fibre sono coinvolte, più è percepibile. Il dolore spesso accompagna questo fenomeno ed è dovuto a due fattori:

  • Il muscolo restando contratto allunga dei tessuti circostanti stressandoli
  • Il muscolo stesso muovendosi contro se stesso crea squilibrio e provoca dolore

La domanda seguente è:

Perchè il muscolo si contrae involontariamente?

Alla base di una contrattura muscolare c’è la percezione di un pericolo da parte del corpo, proprio come accade per il dolore. La contrazione involontaria di alcune fibre di quel muscolo dovrebbero quindi proteggere quella parte del corpo, tenendola ferma. Viceversa in altri casi è dannosa e da qui derivano due situazioni completamente diverse:

  • contratture da proteggere e sostituire (buone)
  • contratture da sciogliere (cattive)

Per capire meglio è bene fare degli esempi pratici.

La contrattura buona

Paolo oggi è andato a casa del suo amico Mario che stava facendo un piccolo trasloco. Dopo averlo aiutato cenano insieme e Paolo torna a casa sua a dormire. La mattina dopo Paolo sente la schiena bloccata, e se cerca di muoverla prova un certo dolore nella zona. Paolo ha sovraccaricato la sua schiena ieri facendo il trasloco e oggi la sua muscolatura lombare sta cercando di evitargli ulteriori movimenti che possano irritare ulteriormente la parte. Soprattutto il primo giorno (o i primi due massimo tre) la contrattura è positiva, perchè comunica a Paolo che ieri ha esagerato con la schiena e oggi è meglio se riposa. Nei giorni seguenti la contattura si risolverà spontaneamente, se non dovesse capitare Paolo farà degli esercizi per recuperare il controllo della muscolatura lombare.

La contrattura cattiva

Mauro passa ore e ore davanti allo schermo del pc, è un grafico. Da alcune settimane prova un dolore sempre più insistenze della zona posteriore del collo, vicino all’attaccatura con la scapola. Molto probabilmente Mauro ha sviluppato una contrattura all’elevatore della scapola, come? La posizione ferma e probabilmente in eccessivo allungamento del collo e della spalla di Mauro ha portato il muscolo a cercare di proteggersi, sviluppando una contrattura. In questo caso però il muscolo cercando di proteggere se stesso non fa un buon lavoro perché si muove ancora meno e peggiora il suo stato di immobilità. Mauro dovrà sciogliere la contrattura al suo elevatore della scapola e ritrovare una buona posizione della sua spalla e del suo collo, oltre a fare della terapia del movimento per tutto il corpo.

 

Come trattare quindi una contrattura?

Prima di tutto è bene capire quali sono le azioni da evitare, che non servono a nulla oppure possono addirittura peggiorare la situazione.

Ghiaccio? NO!

Il ghiaccio si deve usare solo in particolari casi. Quando c’è stato un trauma (una storta o un colpo) e solo sugli arti. Meglio comunque in questi casi usare una pezzuola bagnata fredda, come quando avete la febbre. Nel caso delle contratture, di qualsiasi natura siano, il ghiaccio è sconsigliato

Antinfiammatori? NI!

Capitolo delicato. Di fatto se siete abituati ad usarli in caso di dolore non sarò io a vietarne l’uso. Se il dolore della contrattura è soprattutto di tipo meccanico beneficerete poco dell’effetto del farmaco. Inoltre un muscolo contrattto da più di qualche giorno potrebbe avere delle aderenze che il farmaco non può sciogliere, e quindi non risolve il vostro problema. Usarli quindi con cura.

Riposo? Meglio di no!

A meno che la vostra contrattura sia di grossa portata (non riusciate nemmeno ad alzarvi dal letto) il riposo è sconsigliato, perché?

  • perché la contrattura è lì apposta per far sì che possiate muovere tutto il vostro corpo tranne la parte colpita
  • perché il ritorno all’attività quotidiana facilita i tempi di recupero e in ogni caso il riposo non migliora i problemi cronici

Attività fisica? Sì con attenzione

Nel caso i cui sia un muscolo degli arti a essere coinvolto l’attività fisica è una lama a doppio taglio. Da una parte riattivare il muscolo potrebbe rompere la catena patologica della contrattura cronica, dall’altra la mancata elasticità del muscolo potrebbe portare a una lesione. E’ abbastanza frequente durante un allenamento che prima di uno strappo o uno stiramento abbiate sentito il muscolo “indurito”. Meglio quindi approcciare l’attività fisica con gradualità, aumentando peso e velocità dell’esercizio. Appena sentite la parte affatticata interrompete l’esercizio e proseguite poi il giorno successivo o dopo due giorni.

Fisioterapia? Sì, sì e ancora sì

Avrei potuto scrivere massaggio, e non avrei sbagliato. Il problema è che il massaggio come termine generico può farvi finire nelle mani di un massaggiatore del benessere o comunque non abilitato al massaggio terapeutico. Meglio andare in cerca di un fisioterapista, il quale potrà utilizzarlo come strumento terapeutico avendo però anche la capacità di riconoscere situazioni dove lo stesso non è consigliabile. Fisioterapia sì perché:

  • tramite la valutazione può trovare la causa alla base dello sviluppo della contrattura
  • con il massaggio può andare ad agire sulle aderenze che a volte vengono a svilupparsi nel muscolo contratto
  • può integrare il trattamento con esercizi da eseguire con lui oppure in autonomia

Contrattura muscolare: tempi di recupero?

Una contrattura muscolare si può risolvere anche nel giro di pochi giorni, se è figlia di un sovraccarico temporaneo. Meglio quindi se non è il muscolo il diretto responsabile della stessa ma i tessuti circostanti. Attenzione però, se è risolta la contrattura non è detto che sia risolto anche il danno collegata ad esso.

Se la contrattura è del muscolo stesso siamo di fronte a situazioni spesso croniche, a parte poche eccezioni (vedi prossimo paragrafo). Una contrattura presente da diversi giorni (settimane/mesi) può impiegare 2 o 3 sedute di fisioterapia per scomparire, a patto che sia l’unico problema di quella zona del corpo. Parliamo quindi di 14 fino a 28 giorni di recupero nei casi più complessi, compresi i giorni necessari a riequilibrare la muscolatura.

Una contrattura atipica, quella post allenamento

Una contrattura sviluppata in seguito ad un allenamento (magari in palestra) potrebbe essere dovuta alla fase di rimodellamento del muscolo dopo l’allenamento. E’ benigna e si può lentamente caricare il muscolo già dal giorno successivo, a patto di essere graduali e pianificare con un personal trainer il carico di lavoro.

 

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